“Sono Marta e vorrei raccontarvi una cosa che mi fa rimanere male. Mercoledì mi laureo, ma mio padre non ci sarà perché ha trovato i biglietti per Siviglia-Roma a Budapest. Per un uomo di 60anni la laurea della figlia viene dopo la squadra di calcio”. Marta, laureanda in biologia, ha raccontato la storia durante la trasmissione “I Lunatici” su Radio 2.
Chi ha ragione? Il padre o Marta? La Laurea succede una volta nella vita, una finale europea della Roma anche, finché non è arrivato Mourinho che ne ha fatte due in due anni, ma questa non è la Conference, questa è la “Coppa Uefa”, questa è per la storia.
Ma dall’altra parte la laurea della figlia, l’orgoglio di ogni genitore, il momento culmine della formazione dei figli dai tempi dell’asilo nido. Il dibattito si è acceso e infuocato.
La Roma e la figlia, due amori, due passioni, diverse ma uguali. C’è chi ha commentato genialmente: “Marta quel giorno imparerà tre lezioni impagabili: la prima è che facendo i sacrifici arrivano tutti i risultati, come la sua laurea. La seconda è che la vita non va mai come vogliamo che vada. La terza è ricordarsi di sincronizzare gli eventi importanti col calendario calcistico”. C’è anche chi rimante allibito dal comportamento del padre.
Daniele De Rossi invece si è comportato al contrario, ha detto: “La Roma tramite Vito Scala mi ha gentilmente invitato e con grande dispiacere ho dovuto rifiutare, ma quando un pezzo del tuo cuore si diploma tu non puoi mancare, non c’è finale che tenga. Fate i bravi, ve prego”. Il mondo è bello perché è vario.
